Perché Arsenal e PSG, che hanno giocato più di noi, corrono come dannati mentre noi ci trasciniamo per la stanchezza?

Perché Arsenal e PSG, che hanno giocato più di noi, corrono come dannati mentre noi ci trasciniamo per la stanchezza?
Nel mondo del calcio moderno, è frequente osservare squadre che, nonostante un calendario fitto e impegni multipli tra campionato, coppe nazionali ed europee, riescono a mantenere un’intensità elevata per tutta la stagione. È il caso di club come Arsenal e Paris Saint-Germain, che spesso disputano più partite di altre squadre, ma sembrano avere una marcia in più sotto il profilo atletico. Al contrario, alcune squadre, magari con un calendario meno congestionato, appaiono stanche, svuotate e incapaci di mantenere il ritmo. Ma perché succede questo?
1. Gestione della preparazione atletica
Una delle chiavi principali è la programmazione atletica. Club di alto livello come Arsenal e PSG investono moltissimo nei loro staff tecnici e scientifici. La preparazione fisica non è più solo una questione di corsa e potenziamento muscolare, ma è fortemente personalizzata, monitorata e adattata in tempo reale alle condizioni dei giocatori. L’utilizzo di GPS, analisi dei carichi di lavoro e recupero attivo consente di spremere il massimo dai calciatori, senza mai portarli al limite della rottura.
2. Rotazioni intelligenti e profondità della rosa
Una differenza spesso sottovalutata è la profondità della rosa. Quando una squadra ha alternative valide in ogni ruolo, può ruotare con efficacia, mantenendo alto il livello di prestazione e permettendo il recupero degli atleti più sfruttati. Arsenal e PSG, ad esempio, possono permettersi di tenere in panchina top player e sostituirli senza compromettere il gioco. Altre squadre, invece, si affidano sempre agli stessi titolari, che finiscono per arrivare a primavera con il serbatoio vuoto.
3. Approccio tattico e intensità programmata
La strategia tattica incide anche sul dispendio fisico. Le grandi squadre, ben organizzate, sanno quando alzare e quando abbassare i ritmi. Non corrono a vuoto, ma sono in grado di “dosare” lo sforzo grazie a un sistema di gioco efficace e collaudato. Al contrario, squadre meno organizzate tendono a rincorrere il pallone più che gestirlo, consumando molte più energie.
4. Mentalità e motivazione
Non va dimenticata la componente mentale. Squadre abituate a competere per grandi obiettivi hanno una mentalità vincente che le spinge a dare sempre qualcosa in più, anche nei momenti di difficoltà. La fame di vittoria, la cultura del lavoro e la pressione dell’ambiente creano una spinta costante, che può aiutare anche a superare i limiti fisici.
5. Staff medico e recupero
Infine, l’importanza dello staff medico e dei metodi di recupero: crioterapia, massaggi, alimentazione personalizzata, sonno monitorato e tecnologie all’avanguardia per la prevenzione degli infortuni. Le grandi squadre trasformano ogni dettaglio in un vantaggio competitivo.